A Catania il futuro dalla tradizione dei pupi [1]
Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori dei pupi per costruirsi un futuro diverso: i ragazzi dei quartieri popolari di Catania – anche quelli non vedenti - potranno imparare la tradizionale arte delle marionette siciliane grazie a un progetto finanziato con quasi 300 mila euro dalla Fondazione per il Sud [2]. L'iniziativa si chiama La via del legno – L'arte dei pupi tra cultura e lavoro [3] e vuole «recuperare e valorizzare una tradizione culturale che finora si era trasmessa solo di padre in figlio e che si sta perdendo», spiega Nino Novello, presidente de La città del Sole [4], la cooperativa sociale capofila di un progetto che mette insieme l'esperienza della Marionettistica fratelli Napoli [5] (i più famosi pupari catanesi), con le competenze di associazioni e cooperative impegnate nel sociale.
Insegnare l'antica arte dei pupi non significa solo «fare il teatro, cioè imparare per esempio il rituale che seguono i paladini di Francia o a riprodurre i rumori della battaglia, delle spade e dei cavalli o il modo in cui parla ciascun personaggio», dice Novello. C'è anche il lato artigianale di un'arte elevata dall'Unesco a patrimonio dell'umanità: imparare a scolpire le marionette nel legno, a decorarle con la ricchezza di dettagli che le caratterizzano, a realizzare versioni in miniatura da proporre come souvenir. Quest'azione formativa del progetto si realizzerà con due corsi da 100 ore che partiranno prima dell'estate: uno dedicato all'aspetto spettacolare e teatrale dell'Opera dei pupi e delle arti antiche, l'altro alla realizzazione materiale delle attrezzature che i maestri pupari utilizzano negli spettacoli. Aggiunge il presidente de La città del Sole: «Vogliamo che i giovani partecipanti – circa 20 per ciascun corso – possano fare di questa attività un lavoro con la creazione di cooperative e imprese: dopo la formazione prevediamo un'attività di orientamento in questo senso».
La valorizzazione di una delle più tipiche tradizioni siciliane passerà anche per la sensibilizzazione e la diffusione di questa particolare forma di teatro: dopo l'estate partiranno dieci seminari e otto laboratori artistici che coinvolgeranno le scuole del territorio, saranno allestite una mostra itinerante e una serie di spettacoli. A settembre, poi, aprirà in una zona popolare di Catania il Centro di aggregazione minorile, dove si terranno due laboratori didattici su costruzione del pupo e drammatizzazione. Tutte le iniziative de L'arte del legno saranno aperte anche ai non vedenti: oltre all'accesso ai corsi e ai laboratori, i ragazzi privi della vista potranno conoscere direttamente il mondo dei pupi grazie un opuscolo storico realizzato anche in nero/Braille e alla riproduzione tridimensionale di un teatro dei pupi all'interno del Polo tattile multimediale della Stamperia regionale Braille [6] di Catania (una delle realtà che aderiscono al progetto). (mf)