Scuola e apprendimento cooperativo [1]
Cos'è il cooperative learning? Quali sono i suoi benefici sull'apprendimento e sulla vita relazionale dei bambini? Il convegno internazionale Un puzzle di benessere: cooperative learning ed educazione interculturale, in programma il 5 e 6 ottobre a Verona, avvierà una riflessione sul tema a partire dai risultati di una ricerca-azione condotta da Stefania Lamberti, ricercatrice responsabile del Gruppo studio ricerca formazione cooperative learning del Centro studi interculturali [8] dell'Università di Verona, che sarà presentata in occasione dell'evento.
«L'obiettivo del convegno organizzato dal Gruppo studio ricerca formazione cooperative learning insieme ad altre realtà – spiega Lamberti - è proprio quello di condividere i contenuti dell'indagine, sia con gli studiosi sia con il mondo della scuola».
La ricerca Un puzzle di benessere: ricerca-azione in alcune scuole d'infanzia di Verona, avviata nell'anno scolastico 2008/2009 e conclusa nell'anno scolastico 2010/2011, ha coinvolto quattro scuole d'infanzia della Provincia di Verona, con l'intento di verificare se l'uso costante del cooperative learning, metodologia di apprendimento e filosofia di vita fondata sulla valorizzazione delle relazioni e del lavoro di gruppo per il raggiungimento di uno scopo comune, favorisca la costruzione di relazioni significative di qualità che si basano sull'attenzione, il rispetto e la promozione delle competenze interculturali.
«I suoi obiettivi specifici – continua Lamberti - sono stati tre: verificare se l'uso costante del metodo migliori l'ascolto, l'attenzione e il rispetto e promuova la co-costruzione di saperi; verificare se l'insegnamento diretto di abilità sociali come l'ascolto, l'attenzione e il rispetto favorisca relazioni positive creando un clima collaborativo tra tutti i bambini; verificare se l'uso costante del metodo favorisca relazioni positive non solo tra i bambini ma anche tra tutto il personale delle scuole e tra le scuole e le famiglie».
L'indagine, pubblicata nel volume Apprendimento cooperativo nella scuola dell'infanzia. Percorsi e attività di educazione interculturale edito da Erickson, ha evidenziato, da un lato, una riduzione del numero di bambini esclusi a scuola, dall'altro un leggero aumento dei bambini esclusi nei contesti extrascolastici. «Il primo risultato rappresenta un cambiamento positivo molto importante, il secondo, invece, invita a riflettere sulle responsabilità dei genitori».
La prima giornata del convegno - aperta dalle relazioni di David Johnson e Roger Johnson, docenti dell'Università del Minnesota pionieri del metodo e a tutt'oggi massimi esperti mondiali - vedrà la partecipazione di studiosi e insegnanti, mentre la giornata del 6 sarà interamente dedicata ad alcuni laboratori creativi rivolti ai bambini e alle famiglie. (bg)
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