Realizzato dal Consiglio italiano per i rifugiati [2] e altre realtà, il rapporto L'accoglienza e la presa in carico dei minori non accompagnati in otto paesi dell'Unione europea mira a individuare buone prassi ed esigenze normative a livello europeo, per migliorare accoglienza e presa in carico di questi minori all'interno dell'Unione.

Lo studio, condotto in collaborazione con l'associazione France terre d'asile [3] e la ong Institute for rights, equality and diversity [4], mette in evidenza notevoli difformità sia nelle normative che nelle prassi nazionali degli otto paesi in esame (Spagna, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Italia, Romania e Svezia). «Quest'ampia disparità», si legge nella sintesi [5] del rapporto pubblicata sul sito [2] del Consiglio, «è dovuta all'assenza di una specifica presa in considerazione della problematica a livello europeo. Numerose sono le norme internazionali o comunitarie in materia, applicabili nei paesi dell'Unione europea, ma nonostante ciò, il quadro legislativo di riferimento non ha effettivamente consentito di attenuare le differenze di trattamento tra gli Stati».

La sintesi cita poi il Piano d'azione per i minori non accompagnati adottato dalla Commissione europea il 6 maggio scorso, specificando che si tratta di un documento con il quale la Commissione propone delle linee guida da seguire nella futura elaborazione di una politica comunitaria nel settore in vista di una maggiore protezione dei minori non accompagnati, e precisando che il rapporto s'inserisce proprio in questo contesto. Tanti i temi trattati nello studio: l'accesso al territorio, il diritto di soggiorno, l'allontanamento, l'asilo e la protezione internazionale, la tratta e lo sfruttamento, il riconoscimento dello status di minore e la necessità di una rappresentanza legale, la presa in carico e l'integrazione sul territorio.

Per quanto riguarda, ad esempio, la protezione sociale, dal rapporto emerge che «alcuni paesi hanno  previsto un'accoglienza alle stesse condizioni previste dal diritto comune della protezione del fanciullo (Italia, Grecia, Romania, Gran Bretagna), mentre altri hanno stabilito una protezione sociale comprensiva di dispositivi specifici che accolgono tutti o parte dei minori non accompagnati (Spagna, Francia, Ungheria, Svezia)». Un altro aspetto preso in esame è l'accesso alla scolarizzazione. A questo proposito si mette in evidenza come l'attuazione del diritto all'istruzione appaia «globalmente soddisfacente in tutti i paesi esaminati, poiché l'accesso all'educazione viene generalmente garantito. Un'analisi approfondita rivela tuttavia una grande varietà di legislazioni e prassi su questo tema, con rilevanti ostacoli per i minori non accompagnati prossimi alla maggiore età».

Il rapporto è stato presentato il 17 dicembre scorso, a Roma, in occasione del congresso internazionale Quali politiche europee per i minori non accompagnati?, organizzato da France terre d'asile in partenariato con il Consiglio d'Europa, il Consiglio italiano per i rifugiati e la Provincia di Roma. (bg)

(Crediti [6] foto: Rima Maroun)