Anolf: siamo giovani italiani, non ignorateci [1]
Basta ai giovani italiani con il foglio di via: è lo slogan della campagna nazionale Le seconde generazioni, una sfida per tutti lanciata dai giovani dell'Anolf [2], l'Associazione nazionale oltre le frontiere, per sensibilizzare il Parlamento al problema della cittadinanza per i figli di immigrati nati e cresciuti in Italia.
L'obiettivo è «far cadere i pregiudizi e gli stereotipi insiti nella paura della diversità e valorizzare la presenza dei nuovi italiani» e spingere affinché «il Parlamento legiferi per una legge sulla cittadinanza che dia dignità e pari opportunità a coloro che saranno protagonisti nella società italiana».
«Non siamo immigrati, non veniamo da un altro paese, non abbiamo attraversato frontiere, siamo qui dall’inizio della nostra vita», scrivono i ragazzi del coordinamento Seconde generazioni in un appello al presidente del Consiglio dei ministri nel quale si descrivono come «figli di immigrati nati o cresciuti in Italia, che vanno a scuola con i nostri figli, parlano italiano con le nostre inflessioni dialettali e spesso non conoscono nemmeno il paese da cui provengono i loro genitori»
In Italia «vivono circa 1 milione di giovani italiani figli dell'immigrazione i quali ancora sono legati ad un permesso di soggiorno». Per loro, l'Anolf chiede il diritto allo jus soli temperato (cioè la cittadinanza per chi nasce nel nostro paese se uno dei due genitori risiede regolarmente nella penisola da almeno cinque anni), «riformando l’attuale normativa sulla cittadinanza che, invece, lascia crescere i ragazzi in una “terra di nessuno”». Con questo obiettivo, l'associazione ha lanciato la campagna e ha invitato i simpatizzanti a spedire una mail alla presidenza del Consiglio per sollecitare un cambiamento.
«Per quanto tempo ancora l’Italia farà finta di nulla? Per quanto tempo ancora questi giovani, risorsa tutt’oggi inutilizzata e discriminata, vivranno nell’invisibilità? - si legge nell'appello - I nuovi italiani chiedono risposte per il loro futuro. Un futuro che, per miopia politica, è ancora negato».
La campagna dell'Anolf verrà sostenuta anche attraverso eventi pubblici. Per il 2/3 ottobre, a Rimini, è in programma un convegno sulla riforma della legge per la cittadinanza dal titolo Una sola terra, un popolo di diversi colori [3]. Parteciperanno deputati, sindacalisti, amministratori locali. Il giorno dopo spazio invece a Festinsieme “cibo, musica, balli, giochi, canti” per bambini e famiglie. Lunedì 7 ottobre, invece, a Napoli (Stazione marittima del Molo Angioino) Anolf organizza il dibattito pubblico Diversi colori, una sola cittadinanza [4].
È possibile aderire all'appello di Anolf anche su Facebook [5]. (mf)