Educare per includere, l'Europa discute a Firenze [1]
L'educazione come investimento per il futuro e strumento per combattere l'esclusione sociale: è il tema della Conferenza biennale del Comitato economico e sociale europeo [2] (Cese) che, dal 20 al 22 maggio, riunirà a Firenze rappresentanti delle istituzioni europee e delle categorie economiche e sociali.
La povertà e l'esclusione sociale colpiscono ormai un cittadino UE su quattro: il 24% degli europei sono costretti a vivere con risorse inferiori al 70% della media europea e si vedono negato l'accesso a condizioni di vita accettabili, senza un lavoro certo e un alloggio dignitoso, privati del diritto all'assistenza sanitaria e all'apprendimento, impediti nell'accesso alla cultura e allo sport. Un europeo su 10 non riesce a raggiungere nemmeno la metà del reddito medio UE, mentre il 6% della popolazione non arriva neppure al 40% della media. Secondo il presidente del Cese Mario Sepi, «Le parole d'ordine per combatterla sono: apprendere, conoscere, comprendere, veri fattori chiave per un'inclusione sociale durevole»
Per questo, nell'anno europeo della lotta alla povertà [3], il Cese dedica la Conferenza biennale 2010 al tema dell'educazione come strumento fondamentale di lotta contro ogni forma di esclusione. L'iniziativa viene organizzata in collaborazione con la Regione Toscana e aderiscono l'Istituto degli Innocenti (dove si svolgeranno i lavori), la Provincia e il Comune di Firenze ed Europe Direct Firenze.
Sono attesi a Firenze il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi; il presidente della Commissione europea Manuel Barroso; Isabelle Durant, vicepresidente del Parlamento europeo, Luigi Berlinguer, membro del Parlamento europeo; Bibiana Aìdo Almagro, ministra spagnola delle Pari opportunità; Marie-Dominique Simonet, ministra belga dell'Istruzione obbligatoria oltre ad altri personaggi politici, docenti universitari, rappresentanti sindacali e del Terzo settore ed esperti.
I lavori si apriranno alle 14,30 di giovedì 20 maggio, con i tradizionali saluti delle istituzioni, e poi si articoleranno esplorando i rapporti tra l'educazione - in tutte le sue forme e in tutti i suoi processi - e l'esclusione sociale, i lavori e i dibattiti del convegno offriranno l'occasione di analizzare i numerosi ambiti e le molteplici dimensioni dell'intervento pubblico nella sfera dell'educazione, in cui la società civile è particolarmente attiva.
Il convegno, nella giornata di venerdì 21 maggio, prevede anche tre seminari: "L'educazione come strumento per vivere nella società", "L'educazione come strumento per accedere al mercato del lavoro" e "L'educazione come strumento per esercitare i propri diritti".
Infine, nella mattina di sabato si tireranno le somme dei tre seminari e si ipotizzeranno "Le prospettive internazionali", nel corso di una tavola rotonda. A chiudere, gli interventi del presidente Barroso e del presidente della Bocconi Mario Monti.
Foto: crediti [4].