Seminario a Napoli sulla legge 285: le richieste dei ragazzi alle istituzioni

Aumentare i fondi della legge 285/1997, dare continuità al lavoro degli educatori, favorire il confronto tra giovani e politici: sono alcune delle richieste che i ragazzi coinvolti nei progetti 285 hanno rivolto alle istituzioni durante la seconda e ultima giornata del seminario Venti anni dalla parte dei cittadini in crescita, che si è svolta a Napoli (Castel dell’Ovo) il 24 novembre scorso.
Il seminario nazionale, promosso dal Comune di Napoli e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti, ha proposto una riflessione sul significato e l’impatto che la legge 285 ha avuto sulle politiche nazionali e locali e le pratiche di lavoro a fianco di bambini e ragazzi nel corso dei venti anni passati dalla sua approvazione.
La seconda giornata ha dato spazio a interventi di esperti e rappresentanti istituzionali e alla restituzione degli esiti del Forum degli operatori e del Forum dei ragazzi, che si sono tenuti nel pomeriggio della prima giornata dell’evento (23 novembre).
Gli operatori che hanno condotto il Forum degli adulti hanno parlato dell’organizzazione dei gruppi di lavoro e della metodologia utilizzata per discutere della legge 285 (open space technology). I referenti delle città coinvolte nei progetti 285 si sono soffermati sulle parole chiave che identificano i principi della legge, come coprogettazione e innovazione.
Gli esiti del Forum dei ragazzi sono stati illustrati dai giovani stessi, che hanno parlato della legge 285, dei diritti di bambini e adolescenti, dei loro sogni e delle loro aspettative, sottolineando l’importanza dei centri di aggregazione, dell’ascolto e dell’aiuto degli operatori e la necessità della formazione dei docenti sulla legge 285.
A conclusione dei loro interventi i ragazzi hanno presentato le loro richieste alle istituzioni, raccolte in un documento. Eccone alcune: aumentare i fondi della legge 285/1997, favorire il confronto tra città, dare continuità al lavoro degli educatori, favorire il confronto tra pari e tra giovani e politici, diffondere la conoscenza della legge 285 nelle scuole, eliminare i pregiudizi sui servizi di educativa territoriale. Il documento è stato consegnato dai bambini e dagli adolescenti al sottosegretario alle politiche sociali Franca Biondelli.
 

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