"Fratelli d’Italia", storie di G2 al cinema

05/05/2010

Dopo aver incassato una menzione speciale alla scorsa edizione del Festival di Roma, Fratelli d’Italia, il documentario di Claudio Giovannesi sulle cosiddette “seconde generazioni” di immigrati in Italia, approda nelle sale italiane con cinque copie distribuite dall’Istituto Luce. Al centro della docu-fiction tre storie di altrettanti ragazzi “stranieri” residenti in Italia.

Alin, diciassettenne romeno giunto da quattro anni nel nostro Paese con la famiglia, vive con fastidio l’integrazione con i compagni di scuola e preferisce frequentare il gruppo di amici romeni con i quali condivide le serate in discoteca e la passione per il motorino; Nader, nato in Italia da genitori egiziani, fatica a far accettare alla madre il suo legame con una ragazza italiana; Masha, nata in Bielorussia e adottata da una famiglia italiana, ha ritrovato dopo molti anni suo fratello e vorrebbe andare a trovarlo nel suo Paese d’origine.

Tre storie molto diverse ma unite dal filo rosso del complesso percorso di integrazione nel nostro Paese – evidentemente ancora scarsamente attrezzato per rispondere alle esigenze di chi non ha origini italiane ma che dovrà comunque compiere un percorso di inclusione all’interno di quella che sarà per forza di cose la sua società – e anche dal fatto che i protagonisti sono tutti studenti dell’Istituto tecnico commerciale Paolo Toscanelli di Ostia.
Non è un caso che i tre ragazzi frequentino la stessa scuola, dato che alla base di Fratelli d’Italia c’è un laboratorio didattico organizzato dall’Associazione Il Labirinto e dal Progetto Educinema, due tra le realtà romane più vitali nel tentativo di avvicinare il mondo della scuola al cinema. Avviato presso l’istituto Toscanelli durante l’anno scolastico 2006-2007, il laboratorio aveva avuto come primo risultato il bel documentario Welcome Bucarest, anch’esso diretto da Giovannesi, che aveva per protagonista proprio Alin, il giovane protagonista di una delle storie raccontate in Fratelli d’Italia. È stato grazie alla tenacia di Giorgio Valente – produttore del film e presidente dell’Associazione Il Labirinto – che il progetto didattico ha potuto trovare un esito definitivo nel lungometraggio Fratelli d’Italia.

Il documentario dimostra, tanto nel merito delle storie narrate quanto nel metodo dell’approccio scelto per la produzione, come la scuola possa essere un crocevia – spesso in controtendenza rispetto al resto della società – di dinamiche complesse e contraddittorie ma comunque positive, che permettono ai giovani protagonisti di confrontarsi con una mutazione culturale e antropologica che li vede, proprio nella fase dell’adolescenza, drammaticamente stretti tra le istanze della famiglia, quelle della comunità di provenienza e l’aderenza ai modelli di una società alla quale sentono di voler e dover appartenere.

Sin d’ora e per il prossimo anno scolastico 2010-2011 sarà possibile organizzare proiezioni per le scuole superiori di tutta Italia prenotandosi al numero verde 800 144 961. Inoltre, il sito del film www.fratelliditaliailfilm.it propone a studenti e insegnanti una specifica sezione denominata Progetto scuole con una serie di contributi utili per la preparazione alla visione del film o per discussioni successive alla proiezione. (fc)