In questo numero 3/2017

N. 3/2017

Proposte di lettura

Focus internazionale

I nostri antenati

 

Il nuovo numero della Rassegna bibliografica 3/2017 offre numerose proposte di lettura sulle tematiche riguardanti l’infanzia e l’adolescenza maggiormente discusse in questo periodo. I minori stranieri non accompagnati sono al centro della riflessione negli articoli di Monia Giovannetti, I minori stranieri non accompagnati in Italia e la governante dell’accoglienza (in «Welfare oggi», n. 4, 2016) e di Giusy D’Alconzo e Antonella Inverno, Le nuove norme sulla protezione dei minori stranieri non accompagnati (in «Minorigiustizia», n. 3, 2017), che riflettono, rispettivamente, il primo sul sistema di accoglienza e, il secondo, sulle novità introdotte con la legge 47/2017 in materia di protezione dei msna, tra cui l’assistenza sanitaria e il diritto all’istruzione. Sullo stesso argomento anche il libro di Lucia De Marchi, A piccoli passi: minori non accompagnati e cittadinanza attiva (Infinito, 2017), che propone un intervento di tipo educativo indirizzato ai msna volto a sviluppare un percorso di cittadinanza attiva.

Per quanto riguarda lo stato di attuazione della Convenzione ONU sui diritti del fanciullo in Italia, Il Terzo rapporto supplementare alle Nazioni Unite del Gruppo CRC (2017), che riunisce 96 associazioni che si occupano di infanzia e adolescenza, indica una serie di azioni urgenti che riguardano innanzitutto le condizioni di crescente svantaggio socioeconomico (il rischio di povertà ed esclusione sociale di bambini e adolescenti fino ai 16 anni è passato dal 28,2% nel 2007 al 33,4% nel 2015) e la riforma della cittadinanza. Tra le numerose raccomandazioni rivolte alle istituzioni governative anche la ridefinizione delle misure di prevenzione e contrasto della violenza sui minori; il supporto ai genitori, attraverso la promozione delle loro competenze; il contrasto della dispersione scolastica; la nomina di un garante per l’infanzia in ogni regione; il monitoraggio dei minori fuori famiglia… Sul questo ultimo tema, la Quarta relazione sullo stato di attuazione della legge 149/2001, elaborata congiuntamente dal Ministero della giustizia e dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con il supporto scientifico del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza (2017) offre un quadro aggiornato sia della normativa internazionale, europea, nazionale e regionale sull’accoglienza dei minori fuori famiglia, sia sui dati disponibili sull’affidamento familiare, l’accoglienza nei servizi residenziali e l’adozione nazionale e internazionale. Nella Relazione si affrontano anche alcuni temi emergenti: i percorsi di autonomia per i ragazzi in uscita dall’accoglienza; il diritto alla continuità affettiva dei minori in affido familiare; l’accesso ai dati sulle origini e l’affidamento internazionale.

In ambito del diritto alla ricerca delle proprie origini, l’articolo di Gianni Ballarani, Modifiche all'articolo 28 della legge 4 maggio 1983, n. 184 e altre disposizioni in materia di accesso alle informazioni sulle origini del figlio non riconosciuto alla nascita (ddl n. 1978) (in «Diritto di famiglia e delle persone», 3, 2017) riflette sul disegno di legge n. 1978 che prevede l’estensione del diritto all'accesso alle informazioni che riguardano l'origine e l'identità dei genitori biologici, oltre che all'adottato, anche al figlio non riconosciuto alla nascita da una donna che abbia manifestato la volontà di non essere nominata, abbassando peraltro l'età richiesta ai legittimati dai 25 ai 18 anni.

Cambiando argomento, sul versante dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione (web e social network), il libro di Barbara Volpi, Genitori digitali (Il mulino, 2017) offre una riflessione sull’importanza del ruolo educativo dei genitori verso un uso intelligente, consapevole e umano del web evidenziando come non sia la competenza dei genitori a influenzare l’uso costruttivo del web, quanto piuttosto la qualità del loro coinvolgimento affettivo e la discussione condivisa sulle diverse attività possibili durante la navigazione. Il libro di Ersilia Menesini, Annalaura Nocentini e Benedetta E. Palladino, Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo (Il mulino, 2017), presenta, invece, uno studio applicativo, suddiviso a più livelli, sugli interventi di prevenzione del bullismo condotti nelle scuole.

Sulla diffusione del gioco d’azzardo, l’articolo di Anna Zenarolla, Conformismo, inconsapevolezza e desiderio di denaro in adolescenza (in «Studi di sociologia», 3, 2017), presenta gli esiti di una ricerca-azione condotta su un campione di 1.936 ragazzi di età compresa tra 14 e 19 anni, da cui emerge, tra i vari aspetti, come tale comportamento non sia considerato illegale (in quanto vietato ai minorenni) e come la ricerca di denaro, il desiderio di “vincere soldi” rappresenti per gli adolescenti la motivazione principale a giocare.

In ambito educativo, il libro di Livia Cadei, Quante storie (La scuola, 2017), riflette sull’importanza della narrazione nel lavoro educativo che consente all’educatore di attivare un processo di concettualizzazione delle pratiche quotidiane e facilita il confronto sulle esperienze all’interno dei gruppi di lavoro.

Il libro a cura di Luigina Mortari, Service Learning: per un apprendimento responsabile (Franco Angeli, 2017), approfondisce la metodologia didattica del service learning, nata per favorire l’integrazione fra apprendimento a scuola e servizio nella comunità e permettere così agli studenti di applicare le conoscenze in contesti e problemi reali e sviluppare in tal modo competenze di cittadinanza e valori di solidarietà.

Nell’ambito del dibattito attuale sul welfare, il libro a cura di Vincenzo Cesareo, Welfare responsabile (Vita e Pensiero, 2017), a partire dal riconoscimento della centralità della persona, propone un nuovo sistema di welfare capace di mettere insieme i molteplici attori del welfare (pubblico, privato e privato sociale) e le diverse funzioni per conseguire, in una dimensione comunitaria, un’efficace integrazione tra le politiche e gli interventi.

Con uno sguardo storico, il libro di Bruno Maida, L’infanzia nelle guerre del Novecento (Einaudi, 2017), offre una ricognizione sulla trasformazione del ruolo che l'infanzia ha avuto durante i conflitti mondiali del secolo scorso fino ad arrivare alle guerre del nostro tempo, ai bambini soldato e ai bambini migranti non accompagnati sbarcati sulle nostre coste.

Per quanto riguarda il contesto regionale toscano, si segnala, infine, il rapporto annuale del Centro regionale di documentazione per l’infanzia e l’adolescenza, Dinamiche e peculiarità delle adozioni nazionali e internazionali in Toscana nel 2016 (Istituto degli Innocenti, 2017), che offre un'analisi del fenomeno adottivo in Toscana su dati messi a disposizione dal Tribunale per i minorenni di Firenze e, per la fase post adottiva, dai servizi territoriali nella dimensione aggregata delle zone distretto. Il Nono rapporto sulla violenza di genere in Toscana (Regione Toscana, 2017), analizza, invece, i dati dei centri antiviolenza (caratteristiche delle donne seguite, numero di accessi) con un approfondimento sui minori vittime di violenza assistita e sui cosiddetti “orfani speciali”, ovvero i minori rimasti orfani di madre a causa di femminicidio.

Nel Focus internazionale il catalogo Alternative future (2017), presenta i risultati del progetto europeo Un futuro alternativo: verso l’empowerment di ragazzi vittime di violenza in strutture residenziali attraverso un programma di formazione sensibile al genere e centrato sui diritti dell’infanzia per gli operatori che contiene una raccolta di buone pratiche che sono state sperimentate da sei organizzazioni europee, partner del progetto, durante il lavoro con ragazzi e ragazze ospiti in strutture residenziali. Tra le varie azioni di supporto emerge l’importanza di lavorare sulla prevenzione della violenza di genere e della violenza nelle relazione intime e la promozione di un’educazione alle emozioni.

Il rapporto Harrowing Journeys: children and youth on the move across the Mediterranean Sea, at risk of trafficking and exploitation (Viaggi strazianti: bambini e giovani in viaggio attraverso il Mar Mediterraneo a rischio di tratta e sfruttamento), realizzato congiuntamente da Unicef e IOM (International Organization for Migrantion) (2017), punta l’attenzione sui drammatici “viaggi” che affrontano i minori stranieri non accompagnati in fuga dai loro Paesi, spesso a rischio di sfruttamento sessuale e tratta, indicando alcune azioni di prevenzione, prime fra tutte la creazione di percorsi sicuri per una migrazione regolare, un investimento in servizi di base ed educazione, la lotta alla discriminazione razziale e alla xenofobia.

Nella sezione degli Antenati, infine, si presenta il libro di Franco Cambi e Simonetta Ulivieri, Storia dell’infanzia nell’Italia liberale (La nuova Italia, 1988), che, a partire dal riconoscimento dell’infanzia come nuovo soggetto della ricerca storica, analizzano le condizioni di vita delle bambine e dei bambini nel periodo post unitario, età in cui il Paese da agricolo diviene industriale e intraprende il lento cammino verso il riconoscimento di diritti e tutele.