Nascite in calo anche nel 2019 [1]

Nel 2019 in Italia si registra un nuovo minimo storico di nascite dall’Unità d’Italia. Il nuovo report Istat sul bilancio demografico nazionale [5], infatti, rivela che gli iscritti in anagrafe per nascita sono appena 420.170, con una diminuzione di oltre 19 mila unità rispetto al 2018 (-4,5%). Il calo riguarda tutto il territorio nazionale, ma è più accentuato al Centro (-6,5%).
«I fattori strutturali che negli ultimi anni hanno contribuito al calo delle nascite – si spiega nella pubblicazione - sono noti e si identificano nella progressiva riduzione della popolazione italiana in età feconda, costituita da generazioni sempre meno numerose alla nascita - a causa della denatalità osservata a partire dalla seconda metà degli anni Settanta - non più incrementate dall’ingresso di consistenti contingenti di giovani immigrati».
Il report evidenzia inoltre la progressiva diminuzione, negli ultimi anni, del numero di stranieri nati in Italia: il contributo all’incremento delle nascite fornito dalle donne straniere, registrato a partire dagli anni duemila, sta di anno in anno riducendosi.
Nel 2019 il numero di stranieri nati in Italia è pari a 62.944 (il 15% del totale dei nati), con un calo di 2.500 unità rispetto al 2018 (-3,8%). Il peso percentuale delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati è maggiore nelle regioni dove la presenza straniera è più diffusa e radicata: nel Nord-ovest (21,1%) e nel Nord-est (21,2%). Un quarto dei nati in Emilia-Romagna è straniero (25,0%), in Sardegna solo il 4,3%.
Da altri dati emerge che il tasso di natalità del complesso della popolazione residente è pari al 7 per mille. Il primato è detenuto dalla provincia autonoma di Bolzano (9,9 per mille), mentre i valori più bassi si registrano in Liguria (5,7 per mille) e in Sardegna (5,4 per mille).