Sviluppo della prima infanzia, nuovo rapporto Unicef [1]

Solo 15 Stati al mondo, tra cui l’Italia, hanno le tre politiche nazionali di base che aiutano a garantire ai genitori il tempo e le risorse di cui hanno bisogno per supportare un sano sviluppo cerebrale dei propri bambini: due anni di istruzione prescolare gratuiti, il congedo per allattamento pagato per i primi sei mesi di vita del bambino, sei mesi di maternità e un mese di paternità retribuiti. Lo rivela il nuovo rapporto dell’Unicef Early Moments Matter for Every Child [7] (I primi momenti sono decisivi per ogni bambino).
Secondo il rapporto altri 32 Stati, nei quali vive un bambino su 8 di tutti i bambini del mondo con meno di 5 anni, non possiedono nessuna delle tre politiche nazionali di base sopracitate.
«Queste politiche – spiega l’Unicef - aiutano i genitori a proteggere meglio i propri bambini e a garantire loro una migliore nutrizione, esperienze di gioco e di apprendimento precoce durante il primo anno cruciale di vita, quando il cervello cresce ad un ritmo senza pari nella vita».
Oltre all’Italia, i Paesi che hanno tutte e tre le politiche sono: Bielorussia, Bulgaria, Cuba, Francia, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Federazione Russa, San Marino, Svezia, Turkmenistan e Ucraina. Questi, invece, alcuni dei Paesi che non hanno nessuna delle tre politiche: Algeria, Australia, Bangladesh, Bosnia ed Erzegovina, Gambia, Kenya, Liberia, Malawi, Malesia, Namibia, Sud Africa, Uganda, Stati Uniti, Yemen e Zambia.
Altri dati del rapporto rivelano che la scarsa nutrizione, ambienti non salutari e malattie hanno contribuito, a livello globale, all’arresto della crescita di 155 milioni di bambini sotto i 5 anni, privando i loro corpi e il loro cervello della possibilità di svilupparsi e raggiungere il loro pieno potenziale.
Un quarto di tutti i bambini tra i 2 e i 4 anni in 64 Paesi, inoltre, non partecipa ad attività fondamentali per lo sviluppo cerebrale come giochi, canti e lettura, e circa 300 milioni di bambini in tutto il mondo vivono in zone dove l’aria è tossica.
Il rapporto sottolinea che investire oggi nei primi anni di vita dei bambini favorisce nel futuro traguardi significativi a livello economico.