UE, minori insicuri on line [1]
I social network sono ormai da diverso tempo nel mirino della commissione europea: è uscita la seconda parte del rapporto realizzato dalla Commissione Europea su social network, privacy e sicurezza per i minori. I risultati confermano le preoccupazioni e i dubbi della prima tranche del rapporto uscita a giugno. Se a giugno solo due tra i quattordici social network erano risultati sicuri per i più piccoli, anche nel secondo rapporto su 9 social network esaminati solo 2 (Habbo Hotel e Xbox Live) presentano impostazioni predefinite che rendono accessibili i profili personali dei minori esclusivamente alla loro lista di contatti autorizzata e altri 2 (Dailymotion e Windows Live) garantiscono che i minori possano essere contattati in modalità predefinita solo da amici attraverso messaggi pubblici o privati. In tutti i siti verificati, i minori possono ricevere richieste di amicizia da chiunque anche se la maggior parte dei siti fornisce informazioni sulla sicurezza adeguate ai minori, assistenza e materiale didattico adatto ai ragazzi e le richieste di supporto hanno tempi di risposta inferiori ad un giorno. I SNS analizzati in questa seconda tranche sono Skyrock piattaforma per la creazione di blog, Xbox Live per i giochi, YouTube, Dailymotion, Flickr per la condivisione di foto e video, i mondi virtuali Habbo Hotel e Stardoll, Windows Live per la socializzazione on line e per finire Yahoo! Pulse. La rilevanza di questi risultati ribadisce la necessità di maggiori garanzie per i minori on line, a tal proposito il Commissario europeo per l'agenda digitale Neele Kroes, pur riconoscendo l'amore dei ragazzi per i SNS e le potenzialità del web, ha ribadito che è sua intenzione “nel corso dell’anno, affrontare questi problemi per mezzo di una strategia globale che renda internet un luogo più sicuro per i minori, attraverso la combinazione di misure di tutela e di responsabilizzazione”. Al tempo stesso la Kroes ha anche riaffermato la sua convizione che internet sia uno strumento potentissimo per la libertà d’espressione e l’accesso all’informazione e un veicolo importante per i diritti umani e le libertà fondamentali. Il rapporto su social network, privacy e sicurezza per i minori è solo l'ultimo passo della Commissione Europea nel campo di internet e nella ricerca (definizione di regole il più ampie possibili per la rete. Già nel mese di settembre la Kroes aveva presentato al Parlamento Europeo la [url=http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52011DC0556:... [2] sulla “Tutela dei minori on line”[/url]. Durante l'intervento la Kroes aveva sottolineato l'inadeguatezza delle politiche degli Stati Membri nella protezione dei minori in rete, ribadendo la necessità di incrementare la consapevolezza dei rischi e i modi per ridurli visto che, per dirlo con le parole del Commissario, “I bambini si recano online più spesso e cominciano più giovani, esplorando un entusiasmante mondo digitale pieno di opportunità”. La relazione riguardava alcune azioni previste dall’[url=http://ec.europa.eu/information_society/digital-agenda/index_en.htm]Agenda [3] digitale europea[/url], proposta nel maggio del 2010 a tutti gli stati membri per sviluppare “un mercato unico digitale per condurre l’Europa verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva”. Le azioni che riguardano i minori e che tutti gli stati dell’unione dovrebbero mettere in pratica sono l’[url=http://ec.europa.eu/information_society/newsroom/cf/fiche-dae.cfm?action... [4] 37[/url] e 40 dell’Agenda digitale europea. La 37 riguarda l’autoregolamentazione dei fornitori di servizi (per es. social networking) nel caso di utilizzo da parte dei minori, mentre l’[url=http://ec.europa.eu/information_society/newsroom/cf/fiche-dae.cfm?action... [5] 40[/url] esorta gli stati ad attivare linee telefoniche per la denuncia dei contenuti offensivi o dannosi, organizzare campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza on line e incoraggiare i fornitori di servizi internet a mettere in pratica misure per la sicurezza dei bambini entro il 2012. Ma le risposte degli stati membri a queste azioni sono tuttora inadeguate e del tutte eterogenee secondo il Commissario Europeo, per questo durante l'Internet Governance Forum di Nairobi la Kroes è tornata sul tema ricordando che “Internet va sostenuto e protetto ma non ucciso”, infatti è importante che internet ispiri fiducia garantendo sicurezza e rispetto della privacy per tutti rendendo il mondo virtuale tutelato allo stesso modo di quello reale. [b]([i]francesca conti[/i])[/b]