Affido e formazione, convegno [1]
La formazione e la valutazione delle famiglie affidatarie: è il focus del convegno Quale famiglia per il servizio e l'operatore di affidamento familiare? Riflessioni metodologiche sulla formazione per le famiglie affidatarie. L'iniziativa, rivolta agli operatori del settore, si terrà il 19 e 20 maggio a Fiuggi. Obiettivo della due giorni - organizzata dal Distretto socio-assistenziale A, che riunisce 15 comuni dell'area nord della Provincia di Frosinone – è quello di creare uno spazio di confronto sui temi della formazione e della valutazione delle famiglie affidatarie. Un'esperienza complessa come l'affido richiede, infatti, particolare attenzione alla ricerca di modelli formativi adeguati, che aiutino i nuclei familiari affidatari a fronteggiare le diverse «componenti emotive e relazionali messe in gioco». Al convegno interverranno docenti universitari, ricercatori, assistenti sociali, rappresentanti di istituzioni, magistrati e altri esperti. Fra questi: Aldo Forte, assessore alle politiche sociali della Regione Lazio; Chiara Caprini, docente all'Università Lumsa di Roma; Veronica Pelonzi, del Coordinamento nazionale servizi affido; Riccardo Mazzarella, ricercatore dell'Isfol e Melita Cavallo, presidente del Tribunale per i minorenni di Roma. In occasione della due giorni, inoltre, verranno presentati i risultati della ricerca sperimentale Individuazione degli standard minimi di competenze per famiglie affidatarie. L'indagine, realizzata dall'Ufficio distrettuale per l'affidamento familiare del Distretto socio-assistenziale con la supervisione scientifica e metodologica dell'Isfol [2], si è proposta di individuare dei criteri condivisi per la valutazione delle famiglie affidatarie. Questi criteri, si legge nel sito dell'ente che ha organizzato il convegno, «costituiscono un passaggio fondamentale per la progettazione degli interventi formativi poiché forniscono chiare indicazioni sugli obiettivi da raggiungere». Due gli strumenti utilizzati per realizzare la ricerca: le interviste, per rilevare il punto di vista delle famiglie affidatarie, e i focus group, per rilevare il punto di vista degli operatori. (bg)