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Tutti in carovana, a scuola col Piedibus [1]

2009/09/03

Con l'inizio dell'anno scolastico, torneranno in servizio anche i Piedibus in tutta Italia. Lucca, Sassuolo, Calenzano, Saluzzo, Caltagirone: sono le città che hanno già annunciato il ritorno degli autobus a piedi da settembre, un «modo più sicuro, ecologico e divertente per andare e tornare da scuola».

Il concetto del Piedibus (o walking bus, in inglese) è semplice. Così lo spiega il sito italiano [2] dedicato all'iniziativa: si tratta di «un autobus che va a piedi, è formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila». Tutto funziona come un normale servizio di linea, ma gratis: il Piedibus ha un suo itinerario fisso, le fermate stabilite e gli orari. I bambini iscritti si fanno trovare alla fermata: la carovana li aggrega, il“controllore” annota la loro presenza nel giornale di bordo e il gruppo riparte verso la fermata successiva.

Comparso in forma embrionale in Australia nel 1992 grazie all'intuizione di David Engwicht [3], scrittore e attivista impegnato sui temi di traffico e inquinamento, lo scuolabus su gambe ha fatto la sua comparsa in Europa nel 1998 nella contea inglese dell'Hertfordshire [4], diffondendosi negli ultimi anni anche in altri paesi e, in alcuni casi, sovrapponendosi a esperienze già consolidate come quella danese delle “strade sicure” per i bambini [5], inaugurate dalla metà degli anni Settanta. In Italia il ribattezzato Piedibus prende servizio nel 2003, grazie all'interessamento e all'entusiasmo di un gruppo di genitori di Padova che si rimboccano le maniche, svolgono «un lavoro di ricerca su altre esperienze, soprattutto all’estero», provano «sulla propria pelle le difficoltà e gli ostacoli operativi», predispongono «la documentazione necessaria» e partono.

Il walking bus propone ai bambini un diverso approccio culturale: prima di tutto incoraggia l'attività fisica in maniera semplice e insegna i benefici dell'andare a piedi; in secondo luogo insegna abitudini differenti e rende la città più vivibile, meno inquinata e pericolosa (soprattutto nelle vicinanze degli istituti scolastici); infine «è un’occasione per socializzare, farsi nuovi amici e arrivare di buon umore e pimpanti all’inizio delle lezioni. Si impara l’educazione stradale sul campo e si diventa pedoni consapevoli».

L'associazione che promuove la diffusione del Piedibus in Italia sul suo sito mette anche a disposizione un fascicoletto con le “istruzioni per l'uso [6]” e altri documenti utili [7] per aiutare i genitori volenterosi a organizzare un servizio di Piedibus per i propri figli. Tra le raccomandazioni: ottenere la collaborazione dei direttori didattici delle scuole interessate, sondare la disponibilità di altri bambini e genitori a partecipare e collaborare, studiare un itinerario che sia adatto a un bambino e non sia più lungo di un 1 km. Sul documentatissimo sito, anche suggerimenti per risolvere eventuali problemi con bambini più riottosi: «Un buon metodo può essere quello di coinvolgere ogni bambino in maniera diretta, con un biglietto personalizzato che sottolinei l’importanza di ciò che sta facendo, che far parte di un piedibus è un piccolo privilegio e che lo richiami al rispetto delle regole di comportamento senza le quali il piedibus non può funzionare». L'unica regola vera e propria riguarda la continuità del servizio, che andrà garantita «indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e verrà sospesa solo nel caso in cui l’ attività scolastica non fosse garantita (ad esempio scioperi)».

La diffusione di questo “mezzo di trasporto” alternativo ha favorito l'interessamento delle amministrazioni comunali: alcuni Comuni, come quello di Bergamo [8], hanno aperto veri e propri Sportello piedibus per favorire la diffusione dell'iniziativa sul proprio territorio. (mf)

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Links
[1] https://www.minori.gov.it/en/node/1187 [2] http://www.piedibus.it/index.php [3] http://en.wikipedia.org/wiki/David_Engwicht [4] http://www2.cege.ucl.ac.uk/cts/research/chcaruse/Walking%20bus%20report%20-%20UCL.pdf [5] http://www.colorado.edu/journals/cye/15_1/f1_SafeRoutes.pdf [6] http://www.piedibus.it/upl/doc_operativa/istruzioni.pdf [7] http://www.piedibus.it/index.php?c=10 [8] http://www.comune.bergamo.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=2203 [9] https://www.facebook.com/sharer.php?u=https%3A//www.minori.gov.it/en/node/1187&t=Tutti%20in%20carovana%2C%20%20%20a%20scuola%20col%20Piedibus [10] https://twitter.com/intent/tweet?status=Tutti%20in%20carovana%2C%20%20%20a%20scuola%20col%20Piedibus%20-%20https%3A//www.minori.gov.it/en/node/1187 [11] http://www.linkedin.com/shareArticle?mini=true&url=https%3A//www.minori.gov.it/en/node/1187&title=Tutti%20in%20carovana%2C%20%20%20a%20scuola%20col%20Piedibus