"Orfani speciali", presentazione del libro di Anna Costanza Baldry

28/06/2017 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Si chiamano orfani speciali perché nello stesso momento hanno perso entrambi i genitori. Non solo la madre, vittima di crimine domestico, ma anche il padre, che si trova in carcere oppure si è tolto la vita. A questi bambini e ragazzi è dedicato il libro di Anna Costanza Baldry Orfani speciali. Chi sono, dove sono, con chi sono. Conseguenze psico-sociali su figlie e figli del femminicidio, che verrà presentato il 5 luglio, a Roma (Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, via della Dogana Vecchia 29). L’evento è organizzato dal Dipartimento di psicologia dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e dall’Associazione D.i.Re, Donne in rete contro la violenza.
Il primo marzo scorso in Italia è stato compiuto un importante passo avanti in questo ambito: la Camera ha approvato la legge che tutela gli orfani speciali. Il provvedimento, passato all'esame del Senato, introduce importanti novità, come l'ammissione degli orfani di crimini domestici al gratuito patrocinio a spese dello Stato a prescindere dal reddito (sia nel processo penale sia in quello civile, compresi i procedimenti di esecuzione forzata) e la sospensione della successione e del diritto alla pensione di reversibilità per il coniuge indagato per l'omicidio volontario o tentato nei confronti dell'altro coniuge, fino al decreto di archiviazione o alla sentenza definitiva di proscioglimento.
Alla presentazione del 5 luglio interverranno - oltre a Baldry e Carla Garlatti, autrice di un contributo del volume – esperti e rappresentanti istituzionali, fra i quali Francesca Puglisi, presidente della Commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio, ed Ermenegilda Siniscalchi, capo Dipartimento per le politiche della famiglia.
Il libro è suddiviso in due parti: la prima si sofferma sul femminicidio, gli orfani speciali e gli aspetti legali (il focus giuridico è di Garlatti); nella seconda si illustrano i risultati della prima indagine nazionale empirica sul tema, con interviste ai protagonisti e l'approfondimento di alcuni casi “simbolo” documentati dalla letteratura internazionale, realizzata anche grazie al progetto europeo Switch-off, con la rete D.i.Re.
Baldry, docente del Dipartimento di psicologia dell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, è responsabile del Centro studi vittime di reato Cesvis, psicoterapeuta e criminologa. (bg)